Il camoscio è forse l'animale più rappresentativo della Valgrande, presente in alcune centinaia di esemplari, è relativamente facile incontrarlo percorrendo i sentieri del Parco, inconfondibile il suo tipico fischio di avvertimento in presenza di un possibile pericolo.
Nella Valgrande trova l'habitat ideale per il suo sviluppo, per l'orografia, la quota e il clima temperato che permettono di trascorrere l'inverno in relative buone condizioni.
In autunno il suo mantello assume la caratteristica colorazione marrone scuro, in questa stagione è facile vederlo; interessante l'incontro con i maschi, che, oltre a sbuffare, battono con forza gli zoccoli anteriori per cercando di intimidire l'intruso...
Le sue qualità "alpinistiche" su terreni impervi e rocciosi, sono dovute al suo particolare zoccolo morbido che favorisce la presa sul terreno.
In estate il suo cibo è l'erba, mentre in inverno mangia anche licheni e germogli. La femmina dopo una gestazione di circa sei mesi, dà alla luce solitamente un solo piccolo.
In un recente censimento dei camosci in Valgrande (a novembre 2007), sono stati rilevati circa un migliaio di esemplari.
[fonte ParcoValgrande].
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