- Bettola, Alpe Corte, Ör Piciocch, Casin, Bocchetta del Tranquillo e
dintorni della quota 1505 m.
Dopo le due visite precedenti
al Torrione di Bettola ( : Link) e al Pizzo delle Tre Croci ( : Link),
con Andrea torniamo ancora una volta (prima che le condizioni meteo si adeguino alla stagione e impediscano o rendano più difficoltose le visite in quella zona, in particolare sui versanti nord ed est
dove il sole in inverno arriva solo per breve tempo, o non arriva affatto), sulla cresta nel tratto iniziale dei Corni di Nibbio.
il caratteristico e suggestivo "dito" del Tranquillo...
Una escursione verso la quota 1505 m. la complessa e dirupata cima che si trova tra la Cima Corte Lorenzo e la Bocchetta del Tranquillo, una sommità che viene traversata solitamente provenendo dalla Cima Corte Lorenzo durante il percorso della cresta dei Corni di Nibbio, da questa cima si può scendere in doppia dalla sommità sul versante
Valgrandino, oppure come avevo fatto ai tempi, scendendo sempre con la corda sulla caratteristica piodata che inizia sotto l'inconfondibile paretina liscia (vedi qui sotto). Superare questa cima in senso contrario (senza dover scendere troppo in Val Foiera per aggirarla), sembra essere cosa non facile.
Sulla immagine sottostante (da un giro precedente) si può ammirare la bellezza e la
complessità della quota 1505 m.
al centro, poco più in basso rispetto alla cima, si nota l'albero che avevo utilizzato per mettere la corda così da poter scendere sulla piodata sottostante.
la quota 1505 m. (in secondo piano la quota 1520 m.)
Partenza quasi "notturna" dal parcheggio di Bettola seguendo inizialmente l'usuale percorso che sale a tornanti lungo la sempre interessante mulattiera militare che porta alla zona dell'Alpe Corte 655 m. con il suo caratteristico balmo, il sentiero segnalato prosegue entrando verso il canale dell'Ör Piciocch (dove solitamente ci si può rifornire di acqua), continuando sul sentiero saliamo alla crestina soprastante
da dove si scende lungo il versante opposto entrando così nel Vallone di Bettola.
Durante la salita un piacevole incontro con Emanuele diretto al Torrione di Bettola con il quale condividiamo la salita fino alla Bocchetta del Tranquillo (link alla sue escursioni su : Hikr); saliamo lungo il percorso segnalato fino al bivio dove, sulla destra (scritta sulla roccia), sale il sentiero a tratti ripido che porta alla crestina (qui bollo giallo su un albero), di fronte si vede su una dorsalina secondaria il rudere del Casin che raggiungiamo per una breve visita.
in salita sulla crestina...
Proseguiamo la salita lungo la crestina che alterna tratti tranquilli ad altri più impegnativi su roccette, da segnalare il pendio molto ripido dove è presente un caratteristico e ormai familiare cavo elettrico tripolare... cavo che naturalmente non è adatto per appendersi; e si arriva a un ultimo risalto di roccia che si può affrontare direttamente, oppure aggirarlo scendendo inizialmente sulla destra, arrivati intorno ai 1300 m. si inizia a traversare sulla destra (est) tra la rada vegetazione
(come riferimento si vede un grosso faggio) e si arriva a una sorta di selletta da dove si può scendere
(ripido, meglio usare la corda)
e si arriva a un primo canale sassoso che però porta alla cresta tra il Torrione e la quota 1520 m. bisogna invece proseguire traversando la costa successiva per arrivare finalmente nel canale "giusto" più comodo e "tranquillo".
Saliamo senza difficoltà e si arriva a una sorta di incrocio di tre canalini, si prosegue sulla sinistra continuando lungo quello più facile che porta alla Bocchetta del Tranquillo a circa 1450 m.
questo tratto di cresta, dalla Cima Corte Lorenzo al Torrione di Bettola è senz'altro uno dei più suggestivi di tutta la cresta che prosegue verso il Lesino, in particolare vicino alla Bocchetta del Tranquillo sono presenti alcune suggestive guglie rocciose ben visibili anche da lontano...
Torrione di Bettola e quota 1520 m.
Alla Bocchetta del Tranquillo notiamo la presenza di numerose piante di Maggiociondoli che evidentemente hanno trovato in questa impervia zona un ambiente adatto, intorno al tronco dell'albero
più "anziano" una trecciola di filo di ferro ormai "incorporata"
che testimonia la presenza umana da queste parti in un ormai remoto passato, troveremo poi altre piccole ma importanti testimonianze di questa frequentazione dei boscaioli prima del ritorno a valle.
Dalla bocchetta scendiamo sul versante Valgrande arrivando su una crestina che culmina con un ardito spuntone, qui dopo ormai 17 anni dalla visita precedente durante la traversata della cresta dei Corni di Nibbio, la memoria si è in gran parte persa e a quei tempi facevo anche poche foto, per cui si potrebbe dire che
è quasi come fosse la prima visita...
l'ostile ma anche affascinante versante della Val Foiera sotto la quota 1505 m.
Saliamo prima il versante in direzione degli arditi pinnacoli rocciosi ma in alto non paiono esserci
possibilità di proseguire, allora torniamo alla
crestina precedente dalla quale scendiamo (la corda è sempre utile...) verso il cupo versante sottostante dove si trova un boschetto, traversando verso
sud si arriva alla lunga piodata sulla quale notiamo alcuni tratti con ghiaccio (siamo ormai oltre la metà di novembre), oltre piodata è presente anche un canalino e alla fine provare a traversare non è certo consigliabile.
sul versante della Val Foiera sotto la quota 1505 m.
Saliamo invece il pendio molto ripido su erba con anche qualche provvidenziale pianta a fianco della parete
rocciosa sulla destra, e arriviamo fino a un ultimo saltino che
permetterebbe di salire alla cresta ma comunque più in basso della cima che non è certo che si possa raggiungere, e alla fine considerando anche il limitato tempo a disposizione, decidiamo di non forzare... prima della risalita alla bocchetta scendiamo per un tratto sul versante della Val Foiera dove sembra esserci (non verificato)
la possibilità di raggiungere la più tranquilla giavina sottostante, ma sarà magari per una prossima volta...
il Pizzo delle Tre Croci nella bella luce del tramonto...
Tornati alla Bocchetta del Tranquillo c'è ancora tempo per una divagazione tra gli spuntoni rocciosi poggiando sul versante di Bettola e qui troviamo altri segni della passata umana presenza, un pezzo di quella che sembra essere una sega, i soliti cavi di ferro arrugginiti, e anche un muretto
e (forse) dei gradini... certamente tutto relativo al periodo delle teleferiche per il trasporto del legname. Dalla Bocchetta del Tranquillo scendiamo lungo il percorso di salita, inizialmente con una piccola divagazione sulla destra verso la cresta che separa questo canale da quello che sale alla cresta principale tra il Torrione di Bettola e la quota 1520 m. attirati anche dalle suggestive formazioni rocciose evidenziate dalla bella luce del tardo pomeriggio in questa limpida giornata.
ritorno a valle ormai al buio...
Tornati alla crestina poco a monte della zona del Casin ci godiamo gli
ultimi raggi di sole prima che scompaia dietro la cresta del versante opposto della bassa Ossola, mentre il fondovalle è già da tempo all'ombra, una situazione tipica nel periodo invernale, durante il quale è molto più gradevole (se c'è il sole) essere qui in quota piuttosto che sul freddo e umido fondovalle...
Per questo giro, circa 10 ore incluse le divagazioni.