in Valgrande
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Ritorno al Torrione di Bettola...

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 - Bettola, Alpe Corte, Ör Piciocch, Bocchetta del Tranquillo, Torrione di Bettola, Bocchetta di Lavattel, Asaa, Vallone di Bettola...

 Ritorno ancora una volta (non ricordo se è la quinta o la sesta volta) sulla cima del Torrione di Bettola, una bella e impervia montagna "selvatica" posta sul tratto iniziale della cresta dei Corni di Nibbio, cresta che fa da confine col territorio del Parco della Valgrande. Una cima che ultimamente sembra riscuotere un rinnovato interesse...

 Le visite precedenti si erano svolte sempre in condizioni poco favorevoli con nebbia o foschia, ma finalmente in questa ultima occasione si è avuto modo di apprezzare questa montagna in una splendida e limpida giornata di inizio novembre; per alcuni tratti è stato quasi come fosse la prima volta, visto che la memoria ormai si sta facendo sempre più labile e anche perchè sono trascorsi diversi anni dalle visite precedenti... risale al 2012 in compagnia di Dario, una visita seguendo lo stesso percorso di salita, mentre nel 2013 con Franco avevamo tentato la salita alla cima direttamente dalla crestina, tentativo arenato a poche decine di metri dalla vetta (per questi due giri vedi : questa pagina).
il Torrione di Bettola (naturalmente siamo saliti dal versante opposto...)
il Torrione di Bettola...
 Una montagna affascinante e attraente guardandola sia dal versante Ossolano, vedi le ultime due immagini in fondo a questa pagina raccolte durante la traversata dal Casin a Vercio ( : Link alla pagina del giro), ma anche da più lontano, come dal versante sud-ovest del Pedum da dove si può osservare bene la morfologia del versante Valgrandino di questo tratto di cresta, vedi l'immagine sottostante :

Teleobiettivo dalla zona del Pedum : a sinistra la Cima Corte Lorenzo, poi dopo un intaglio la cresta sale alla quota 1505 m. ridiscende alla Bocchetta del Tranquillo, risale alla quota 1520 m. infine spicca il Torrione di Bettola con il verde versante di discesa dalla cima seguito in questa occasione, dove si notano le nervature rocciose da aggirare per raggiungere la Bocchetta di Lavattel posta sulla destra (la via usuale per raggiungere la Bocchetta di Lavattel, segue invece più o meno il percorso disegnato dalla linea dell'ombra relativa alla crestina che si protende al centro della foto...)
teleobiettivo dalla zona del Pedum...

  (Avvertenze...)

 Partenza dal parcheggio di Bettola questa volta in numerosa compagnia, con Andrea, Felice, Marco e Primo (da menzionare che Felice (Ghiringhelli) in compagnia di Fabrizio Manoni, giusto un mese prima hanno salito il non lontano Lesino lungo la sua parete ovest : Link una salita notevole che meriterebbe un maggior risalto...).  Seguiamo inizialmente l'usuale percorso che sale a tornanti lungo la sempre interessante mulattiera militare che porta alla zona dell'Alpe Corte 655 m. con il suo caratteristico balmo, il sentiero segnalato prosegue entrando verso il canale dell'Ör Piciocch (dove solitamente ci si può rifornire di acqua), continuando sul sentiero saliamo alla crestina soprastante dove lasciamo il percorso segnalato che scende nel vallone successivo per continuare appunto sulla crestina (che alla fine va a terminare contro il versante del Torrione di Bettola).
in salita sulla crestina...
in salita sulla crestina...
 Si sale cercando il percorso migliore su erba e roccette trovando in un paio di tratti tracce della passata frequentazione di questa zona, un vecchio cordino e un robusto cavo elettrico (tripolare), come si faceva una volta in questi ambienti, utilizzando i materiali più disparati a seconda di quello che era disponibile...

 Con qualche passaggio interessante su roccia si arriva intorno alla quota del rudere del Casin (si vede il muro guardando sulla destra (est) verso la dorsalina vicina, mentre sulla sinistra un bollo di vernice gialla segnala il collegamento col sentiero segnalato del vallone di Bettola; naturalmente si può evitare questo primo tratto di cresta salendo dal sentiero segnalato per poi deviare verso questa crestina.
passaggio interessante...
passaggio interessante...
 Proseguiamo la salita lungo la crestina che alterna tratti tranquilli ad altri più impegnativi su roccette, e si arriva a un ultimo risalto di roccia che si può affrontare direttamente, oppure aggirarlo scendendo inizialmente sulla destra, arrivati intorno ai 1300 m. si inizia a traversare sulla destra (est) tra la rada vegetazione (come riferimento si vede un grosso faggio) e si arriva a una sorta di selletta da dove si può scendere (ripido, meglio usare la corda; vedi foto 36) e si arriva a un primo canale sassoso che però porta alla cresta tra il Torrione e la quota 1520 m. bisogna invece proseguire traversando verso la costa successiva che si risale su terreno piuttosto ripido fino a raggiungere una parete rocciosa, qui si traversa sulla destra (tracce) per arrivare finalmente nel canale "giusto" più comodo e "tranquillo".

 Saliamo senza difficoltà e si arriva a una sorta di incrocio di tre canalini, si prosegue sulla sinistra salendo così alla Bocchetta del Tranquillo circa 1450 m. questo tratto di cresta, dalla Cima Corte Lorenzo al Torrione di Bettola è senz'altro uno dei più suggestivi di tutta la cresta che prosegue verso il Lesino, in particolare vicino alla Bocchetta del Tranquillo sono presenti alcune suggestive guglie rocciose ben visibili anche da lontano...
l'aspro e suggestivo ambiente della cresta nei pressi della Bocchetta del Tranquillo...
l'aspro e suggestivo ambiente della cresta nei pressi della Bocchetta del Tranquillo...
 Dal piccolo pianoro ormai imboscato della Bocchetta del Tranquillo si sale verso nord il ripido versante che alternando tratti su roccia e pendii ripidi con erba porta alla quota 1520 m. la cui sommità si può raggiungere (o andarci vicino) salendo alla fine sulla sinistra da dove si ha una prima visione della cima meta di questa escursione, il percorso logico per proseguire invece traversa il versante Valgrandino più in basso dove infatti si trova (e la seguiamo), una traccia di animali che porta a una piccola bocchetta da dove si scende per poi salire subito in direzione del Torrione. (Da questa bocchetta scende sul versante Valgrandino, traversando nel contempo verso nord e superando uno sperone secondario, il percorso usuale per raggiungere la Bocchetta di Lavattel).

 Si sale in direzione di una sorta di castello roccioso dove si arriva al passaggio caratteristico che permette di continuare la salita, un alto gradone di roccia che si supera abbastanza agevolmente una volta visti i giusti appigli e appoggi, segue una sorta di rampa ascendente piuttosto ripida che infine sbuca su una crestina pianeggiante che conduce sulla relativamente larga sommità del Torrione di Bettola 1578 m.
salendo alla cima quota 1520 m.
salendo alla cima quota 1520 m.
 Una sosta su questa remota montagna ammirando anche il notevole panorama circostante, dalla Valgrande che mostrava molti dei suoi angoli più remoti e suggestivi, ma anche verso il fondovalle Ossolano e i lontani laghi ben visibili in questa limpida giornata di inizio novembre; ma data l'aria piuttosto "frizzante" che iniziava a spirare decidiamo di iniziare la discesa, che in questa occasione (senza tornare al percorso della rampa seguita in salita) scende direttamente il ripido pendio in buona parte erboso verso nord-est.

 Dopo un primo tratto la pendenza del pendio si accentua e mettiamo la corda profittando di due alberi posti in un punto favorevole (30 metri di calata), sceso al meno ripido pendio sottostante noto che guardando in alto sulla destra si vede che potrebbe esserci una possibilità più comoda per la discesa, vedi foto 77; proseguiamo la discesa poggiando sulla sinistra e superata la costa rocciosa posta a fianco vediamo che siamo ancora troppo alti per traversare verso la Bocchetta di Lavattel (che è piuttosto vicina, in pratica si trova proprio "dietro l'angolo").
sulla cima, vista sul Vallone di Bettola...
sulla cima, vista sul Vallone di Bettola...
 Scendiamo ancora cercando i punti favorevoli per traversare questo poco agevole versante, e infine arriviamo in leggera salita al pianoro artificiale della Bocchetta di Lavattel 1408 m. luogo che visitandolo quasi regolarmente con intervalli di alcuni anni, sembra rimanere immutato nonostante il trascorrere del tempo...

 Per il ritorno naturalmente (anche perchè l'ora era ormai avanzata e le giornate a novembre sono corte), scendiamo lungo il classico percorso che porta prima alla zona degli Asaa, passando inizialmente sulle due frane, la prima ormai consolidata e la seconda più recente, si sta anch'essa ormai stabilizzando e ripulendo grazie anche alle piogge (ma naturalmente occorre sempre prudenza perchè il terreno rimane instabile (vedi anche le immagini del febbraio 2022 : Link).
la cresta dal Pizzo delle Tre Croci al Lesino con il Proman sullo sfondo...
la cresta dal Pizzo delle Tre Croci al Lesino con il Proman sullo sfondo...
 Dal poggio degli Asaa (incrocio col sentiero che sale a Sautì), continuiamo la discesa lungo questo bel sentiero che è stato sistemato non molto tempo fa da Daniele Barbaglia e amici (che naturalmente ringraziamo...), giunti nel canale del Vallone di Bettola prosegue le discesa nel canale, canale che solitamente al termine di una escursione risulta un poco stancante e a volte interminabile (a seconda del grado di stanchezza accumulato...).

 Tornati alla zona dell'Alpe Corte scendiamo a prendere la mulattiera militare che riporta a Bettola raggiugendo il paesino quando ormai il sole è già tramontato da qualche tempo.

 Per questo giro, circa 9 ore.

 Novembre 2022 - Difficoltà EE/F
Torrione di Bettola...
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panorama dalla cima del Torrione di Bettola, in primo piano la quota 1505 m. e poi la Cima Corte Lorenzo...
panorama dalla cima del Torrione di Bettola...

panorama dalla cima del Torrione di Bettola, sullo sfondo il Lago d'Orta...
panorama dalla cima del Torrione di Bettola, sullo sfondo il Lago d'Orta...

il Torrione di Bettola e parte della crestina risalita...
il Torrione e parte della crestina risalita...

la parte sommitale di questa affascinante montagna...
la zona sommitale di questa affascinante montagna...
  Foto e testi © www.in-valgrande.it (E-mail)


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