Dopo il
Lesino, il
Torrione di Bettola è la cima più significativa della cresta dei
Corni di Nibbio, la sua parete ovest (probabilmente mai salita) è ben visibile dal fondovalle Ossolano, in particolare la si nota transitando sulla superstrada al ritorno dalle montagne, alla sera quando il sole illumina questa cresta, si arriva proprio "sotto" ai
Corni di Nibbio che si possono ammirare in tutta la loro imponente e e aspra bellezza...
Alla pari del
Lesino è raramente salito, per via del lungo e faticoso accesso (si parte da poco più di duecento metri di quota) e per l'assenza di sentieri lungo buona parte del percorso.
Giro da tempo programmato anche sperando di trovare una giornata limpida per poter scattare qualche foto sulla cresta (personalmente, il
Torrione di Bettola è tra le cime della Valgrande quella che ho salito il maggior numero di volte, ma nelle visite precedenti ho sempre trovato nebbia o scarsa visibilità), e anche questa volta è arrivata la nebbia (più fitta del solito...) che ha nascosto alla vista la
Valgrande.
Novembre 2022 : ritorno dopo diversi anni su questa cima, trovando finalmente una giornata impida così da poter apprezzare maggiormente una visita su queste affascinanti creste :
Link.
(Da segnalare proprio riguardo alla cima in oggetto, che il 6 aprile 2023 la coppia Manoni - Ghiringhelli ha salito il versante ovest del Torrione di Bettola lungo una via inedita :
Link).
Torrione di Bettola...
- Il percorso : (Avvertenze...)
La via "normale" di salita parte dalla
Bocchetta di Lavattel traversando il versante Valgrandino del
Torrione e salendo alla cresta vicino alla cima quota 1520 m. in questa occasione per la salita (e la discesa) si sono seguiti percorsi alternativi, più impegnativi ma naturalmente più interessanti...
Con Dario saliamo da
Bettola seguendo la sempre interessante strada militare della
Linea Cadorna che giunge all'
Alpe Corte, poi il sentiero sale nel bosco per traversare in seguito verso il canale che scende dalla
Bocchetta del Tranquillo raggiungendolo all'
Ör Piciocch.
Si sale alla dorsale e poi si lascia il sentiero segnalato che prosegue verso il
Vallone di Bettola e si continua salendo direttamente la bella cresta che prosegue verso il
Casin.
[Dopo pochi metri salendo la cresta, un sentiero poco visibile traversa anch'esso sulla sinistra verso il
Vallone di Bettola, un percorso alternativo più "diretto" che presenta qualche tratto esposto, in questa occasione lo si è seguito al ritorno].
sulla cresta...
La cresta alterna tratti rocciosi e altri con vegetazione, si incontrano alcuni passaggi di arrampicata mai troppo impegnativi, il percorso è piacevole e interessante e si giunge di fronte ai ruderi del
Casin a circa 1100 m. che si trova su una crestina verso destra, la si raggiunge e si prosegue la salita.
il
Casin era molto probabilmente un alpetto usato dai pastori che portavano le capre (unici animali adatti a questi ambienti), su questi impervi versanti, successivamente (come spesso accadeva), il baitello fu utilizzato dai boscaioli, e forse anche dai minatori... in zona doveva probabilmente essere presente anche una miniera di nikel.
Dal Casin un sentierino raggiunge il canale che scende dalla Bocchetta del Tranquillo, canale che potrebbe essere un'altra possibilità per raggiungere la Bocchetta, con percorso però meno piacevole e panoramico; il canale presenta alcuni salti difficil da superare, salti che si "azzerano" in presenza di neve in particolare verso la fine dell'inverno, con neve assestata la salita può essere più agevole e piacevole (vedi le ultime quattro foto), ma a causa delle basse quota e per l'esposizione ad ovest, non è frequente trovare la neve nelle giuste condizioni...
Si continua la salita della cresta con qualche passaggio impegnativo, proseguendo, la vista si apre verso la zona della
Bocchetta del Tranquillo; il percorso alterna salti rocciosi e zone boscate, usciti sopra un salto di roccia si nota che sulla sinistra è presente un cavo metallico [foto
20] per agevolare la risalita di un canalino, cavo messo in loco dai cacciatori in passato.
Durante la salita si trova qualche vecchio segno di taglio col falcetto, poi dopo un ultimo risalto che si supera sulla destra si esce su un dosso a circa 1300 m. da dove si traversa in leggera discesa verso destra in direzione del canale della Bocchetta del Tranquillo.
Si raggiunge il canale a circa 1290 m. poi con facile percorso si sale fino alla piccola
Bocchetta del Tranquillo a circa 1450 m.
Dalla bocchetta si sale verso nord alla cima senza nome quota
1520 m. si traversa
sulla destra uscendo sul versante del
Torrione di Bettola, la cima si raggiunge salendo tra i rododendri fino ad un risalto roccioso che si può risalire sulla sinistra oppure anche aggirare sulla destra salendo un canalino erboso e arrivando sulla cima del
Torrione di Bettola 1578 m.
scendendo dalla Bocchetta di Lavattel...
Dalla cima per scendere alla
Bocchetta di Lavattel si può provare a seguire in parte la cresta nord (scendendo prima per un tratto il versante est), poi sopra un ultimo salto di roccia lo si supera scendendo sulla destra, oppure (percorso più tranquillo), si ritorna vicino alla cima quota 1520 e si traversa in discesa verso nord tutto il versante Valgrandino del Torrione per raggiungere uno sperone roccioso di riferimento che permette di superare un canalino, in questa occasione a causa della scarsa visibilità, non è stato possibile individuare subito lo sperone costringendo a faticosi saliscendi non previsti... (In senso contrario, il percorso è più facilmente individuabile).
Giunti alla
Bocchetta di Lavattel 1408 m. si può seguire il sentiero che scende agli
Asaa e torna nel
Vallone di Bettola (vedi aggiornamento nel riquadro poco più in basso), in questa occasione invece siamo scesi direttamente nel canale dalla bocchetta, necessaria la corda per calarsi sul muretto iniziale [foto
38], la corda può anche servire per alcuni tratti successivi in particolare in caso di roccia bagnata...
Si scende il canale, nella prima parte stretto e con qualche passaggio che richiede attenzione, si passa vicino ad un enorme masso che offre riparo [foto
43] in questa occasione si è anche trovata una vecchia carrucola [foto
42] usata probabilmente quando era in funzione la teleferica dell'impresa
Lavatelli che scendeva dall'omonima bocchetta...
Infine si giunge dove il canale si allarga e si trova il percorso segnalato che a destra sale agli
Asaa e a sinistra scende verso valle.
Aprile 2013 : Sul percorso che dagli
Asaa porta alla
Bocchetta di Lavattel è ora presente una frana... (che negli anni soccessivi si presentava ormai stabilizzata).
Febbraio 2022 : Sempre sul percorso dagli
Asaa alla bocchetta, è caduta una ulteriore frana che ha reso insidioso e poco consigliabile il percorso :
Link.
Percorso impegnativo con alcuni passaggi esposti - Difficoltà
F
Tempo per la salita 4/5 ore.
Tempo per il giro descritto 9/10 ore.
Giugno 2012
immagini ↑→
- Al Torrione di Bettola dal Versante ovest...
Durante il giro sopra descritto, giunti a quota 1300 m. dove si devia per salire alla Bocchetta del Tranquillo, guardando in alto verso la cima del
Torrione di Bettola si è visto che poteva esserci la possibilità di salire direttamente alla cima da questo versante, e naturalmente, alla prima occasione si va a provare...
Alla quota 1300 m. si può arrivare anche seguendo il sentiero che sale nel
Vallone di Bettola deviando poi sulla destra verso il
Casin; si sale cercando i passaggi migliori su pendii sempre più ripidi con tratti erbosi alternati a roccette, qui bella vista verso la cresta tra la
Bocchetta del Tranquillo e la
Cima Corte Lorenzo.
Proseguendo la salita lungo la crestina con Franco si arriva alla base del tratto roccioso terminale, da questo versante la cima del
Torrione di Bettola si presenta come uno zoccolo roccioso con una cengia erbosa alla base seguendo la quale verso nord si arriva ad una bocchetta con un alberello [foto
14 e
38] di fianco a un grosso spuntone roccioso dal quale ci si affaccia a fianco della parete ovest-nord-ovest, mentre da lato opposto il versante precipita verso i canalini che salgono poi alla cresta tra le due cime senza nome
1505 m. e
1520 m.
La parete è verticale o strapiombante, solo in un punto ci potrebbe essere la possibilità di salire [foto
18] ma la roccia (di scarsa qualità) non offre appigli o appoggi sicuri, e salire senza adeguata sicurezza (chiodi e corda) è obiettivamente troppo rischioso, alla fine anche se a poche decine di metri dalla vetta è stato preferibile rinunciare...
sulla cresta...
Ridiscesi alla quota 1300 m. in questa occasione abbiamo seguito il percorso fino alla
Bocchetta del Tranquillo e poi passando dalla cima quota
1520 m. al
Torrione di Bettola, per arrivare alla
Bocchetta di Lavattel si traversa in discesa il versate est del Torrione [foto
36], il passaggio per superare lo sperone roccioso principale che scende dalla cima si vede al centro della foto
35.
Giugno 2013