I Percorsi :
- Da Cuzzago :
Si entra in paese seguendo Via Cadolini, strada all'inizio lastricata, che si incontra uscendo dalla via che proviene dalla stazione FS, la si percorre fino a una strettoia (piccolo arco in muratura) poi a destra, e percorsi alcune decine di metri, dopo una Cappella sulla sinistra, si segue una stradina (poi sentiero) che, sempre a sinistra, si dirige verso la montagna.
Dopo il ponte in cemento sul Rio dei Mulini, si sale diritto verso un cartello che indica la presenza di una postazione di mitragliatrici scavata in una caverna nella roccia.
Una traccia, (non sempre evidente), segnalata con frecce di vernice bianca, sale con percorso a volte poco agevole, salendo nella boscaglia incontrando numerose trincee collegate tra di loro da camminamenti sotterranei.
Queste costruzioni sono ormai invase e parzialmente nascoste dalla vegetazione, rovi in particolare, cosa che rende il percorso poco piacevole... Per questa ragione l'unico periodo consigliabile per una visita è l'inverno o l'inizio della primavera, prima che inizi lo sviluppo della vegetazione. (In inverno, per l'esposizione ad ovest e le basse quote, la neve scompare rapidamente...).
Un altro percorso segue il sentiero che dopo il ponte sul Rio dei Mulini volta a destra e raggiunge la stradina che sale a tornanti. giunti a circa 500 mt sulla sinistra (ometto) sale un sentiero (saltuari segni di vernice rossa), che più in alto interseca la stradina militare.
Degno di nota, il camino presente in una delle trincee raggiungibili da Cuzzago e datato 1916... (vedi immagine in fondo alla pagina).
- Da Bettola :
Provenendo da Cuzzago, poco dopo l'abitato di Nibbio, si raggiunge Bettola. (Provenendo da sud, dopo Mergozzo, si passano Candoglia ed Albo).
Nota : attualmente è presente un cartello indicatore all'inizio del percorso, di fianco alla strada asfaltata.
Vicino al ponte ferroviario (piccolo parcheggio vicino alla strada), si percorre il piano tra la montagna e la linea ferroviaria, entrando in un terreno privato; si raggiunge un lavatoio, seguendo la traccia che sale nel bosco si raggiunge in breve la mulattiera militare.
Questa strada militare, che sale con pendenza regolare, in modo da poter essere agibile anche dalle artiglierie, si trova ancora in un ottimo stato di conservazione, la vegetazione è riuscita solo in piccola parte a danneggiare i muri di sostegno; anche qui i rovi in molti tratti hanno invaso il percorso, ma si può camminare abbastanza comodamente sul muro di sostegno al bordo della mulattiera.
Il percorso, che è quello che porta verso le Bocchette di Lavattel e di Sautì, sale senza difficoltà (un tratto scavato nella roccia richiede comunque attenzione), fino nelle vicinanze dell'Alpe Corte a 675 metri di quota.
Notevoli le "rifiniture" e la cura dei particolari, a testimonianza della abilità e competenza degli operai del tempo...
Anche per questo percorso il periodo maggiormente consigliabile è l'inverno/inizio primavera.
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