Verigo - Alpe Roi - quota 1833 - Pizzo Marcio - Costa Ragozzo - Togano (quota 2299 m.)
Un percorso alternativo e interessante per raggiungere la montagna più alta tra quelle che fanno da corona al territorio del Parco della
Valgrande.
Il
Togano viene normalmente salito seguendo la cresta est dal
Passo Biordo, ma anche salendo la cresta ovest dalla
Colma di Basagrana; il percorso qui descritto segue la dorsale che da
Verigo sale nel
Bosco dell'Erta, e dopo il prato dell'
Alpe Roi continua verso la cresta che porta alla quota
1833 m. il
Pizzo Marcio 1924 m. e la
Costa Ragozzo, al termine della quale inizia lo sperone nord che termina sulla cresta est poco prima della cima quota
2299 m.
il versante nord del Togano visto dalla stazione di Trontano...

Percorso molto panoramico in buona parte fuori sentiero, ma che non presenta difficoltà di orientamento (col meteo favorevole...), il tratto più "impegnativo" è l'accesso alla cresta dallo sperone nord o dal canalino posto a destra (ovest) dello sperone.
(Avvertenze...)
Da
Verigo al
Togano, circa 4 ore e mezza.
Per il giro descritto circa 8 ore. Luglio 2009
Difficoltà
EE (
F per la salita al
Togano per lo sperone nord dalla
Costa Ragozzo).
Le creste nord delle quattro cime più importanti della cresta che divide la
Val Vigezzo dalla
Valgrande, sono tutte percorribili con difficoltà da
EE a
F
Vedi anche le pagine :
Pizzo Ragno - :
Pizzo Nona - :
Tignolino.
Per il tratto da
Verigo all'
Alpe Roi vedi la pagina :
Sassoledo e il Rio Margologio; dalle ultime baite in alto vicino al bosco si può salire direttamente la dorsale, o anche seguire prima per un breve tratto il sentiero che porta a
Sassoledo, dopo la faggeta si traversa un tratto fra i larici e i rododendri per uscire sulla dorsale a circa 1700 m. di fronte si vede la
quota 1833 m. e sulla sinistra le rocce dirupate del
Pizzo Marcio.
Si prosegue sulla dorsale seguendo l'evidente traccia segnata dal passaggio degli animali, e con percorso sempre più panoramico si giunge sulla sommità erbosa della
quota 1833 m.
In alto si vede il
Pizzo Marcio e di fronte il caratteristico sperone roccioso del
Dente di Sassoledo, si continua sulla crestina scendendo alla sella sotto la parete rocciosa del
Dente di Sassoledo che si aggira sulla sinistra, continuando tra grossi blocchi e lastroni rocciosi si arriva in breve sul
Pizzo Marcio 1924 m. Di fronte il
Monte Togano, sulla destra la Valle del
Rio Margologio e il
Tignolino, mentre sulla sinistra la
Valle Antoliva, il
Pizzo Nona e il
Pizzo Ragno.
Dalla cima del
Pizzo Marcio si scende ad una selletta erbosa (qui si può arrivare anche salendo su tracce di sentiero dall'
Alpe Sassoledo superiore, oppure, dal versante opposto, salendo dal sentiero che dall'
Alpe Miucca conduce all'
Alpe Fornale lungo la via usuale al Togano per il
Passo Biordo).
Dalla selletta si scende al pianoro sulla destra (est) dove si trovano resti di muretti, e si sale con percorso libero l'ampia dorsale della
Costa Ragozzo, ad inizio stagione si trovano alcuni piccoli laghetti ed è presente molta acqua (qui la neve rimane a lungo...).
Si arriva nei pressi dello sperone nord del
Togano, sulla destra si vede un canalino (percorso in discesa in questo giro), possibile alternativa di salita più facile dello sperone, ma su terreno instabile.
Si può salire lo sperone dalla base o anche raggiungerlo più in alto traversando dai pendii sulla destra, la roccia presenta qualche facile passaggio di arrampicata (max II°), ed è alternata a tratti con vegetazione, bella vista verso il
Tignolino e la cresta est del Togano; superato il tratto più ripido si esce su un tratto erboso in vista della cima est (qui si può anche traversare sulla destra), e in breve si raggiunge la cresta e la cima
2299 m. del
Togano.
Continuando lungo la cresta verso ovest, in pochi minuti si può raggiungere il punto culminante alla quota di 2301 m.
Notevole il panorama in tutte le direzioni, verso sud la sottostante
Valle di Biordo, poi le cime della
Valgrande, il
Pedum, il
Lesino, il
Proman, il
Mottac...
L'inizio dell'estate è naturalmente il momento migliore per godere dello spettacolo dei fiori di montagna, dai piccoli fiori di campo (forse i più belli...) che si trovano nei prati degli alpeggi abbandonati, a quelli presenti nelle praterie oltre il limite della vegetazione arborea, e infine quelli che si trovano nei canali, sulle pareti rocciose e sulle creste.
Vale la pena di soffermarsi un momento ad ammirare questo spettacolo di colori e forme...
- discesa dal canalino...
Per la discesa si può ritornare seguendo la via normale per il
Passo Biordo, oppure dalla parte opposta verso la
Colma di Basagrana (aggirando l'impervio tratto roccioso della cresta ovest, scendendo sul versante della
Valgrande.
In questa occasione ho disceso il canalino posto a fianco dello sperone nord, il tratto iniziale con erba richiede attenzione in particolare se l'erba si presenta bagnata, più in basso si trova un piccolo tratto quasi verticale sempre con erba, percorso in discesa può essere utile usare una corda per maggiore sicurezza...
Si scende su terreno facile ma instabile ritornando così sui più dolci pendii della
Costa Ragozzo;
in questa occasione ho proseguito verso il fornale sottostante la
Colma di Basagrana scendendo sul largo pendio sottostante il versante nord del
Togano; la presenza della neve che qui rimane a lungo, facilita la discesa.
Arrivati nel fornale si può anche raggiungere il sentiero che scende dalla Colma di Basagrana, si è invece proseguito verso destra (nord) in direzione dell'
Alpe Sassoledo scendendo tra i rododendri fino a raggiungere la traccia (non sempre evidente), del sentiero che da
Sassoledo inferiore sale verso la Colma di Basagrana; giunti all'Alpe si segue il bel percorso (vedi la pagina
Sassoledo e il Rio Margologio), che riporta all'
Alpe Roi.