Nella foto, scattata dall'amico Francesco dalla zona
dell'Alpe Prà, un tratto del versante Valgrandino
dei Corni di Nibbio.
Al centro, davanti al MonteRosa, la cima quota 1.505 e la Val Foiera; a sinistra la Pasquetta e la Cima Corte Lorenzo;
a destra il Torrione di Bettola, la Bocchetta di Lavattel, e il
Pizzo delle Tre Croci.
- I sentieri :
(Avvertenze...)
La cresta, dal Pizzo delle tre Croci al Lesino, si percorre senza particolari difficoltà,
è invece più impegnativo raggiungerla...
Oltre il Faiè e la Cima Corte Lorenzo i vecchi sentieri sono in gran parte scomparsi, e ne rimangono solo alcune tracce. L'unico sentiero in
discrete condizioni (per escursionisti esperti...), è quello che
raggiunge le Bocchette di Lavattel e Sautì dal fondovalle Ossolano. il percorso per raggiungerle (una volta giunti nel canale), è in comune fino al poggio
degli Asaa.
- Da Nibbio :
Arrivando a Nibbio da Mergozzo, all'ingresso del paese, al termine del
rettilineo sulla a destra una breve stradina sterrata conduce presso
l'Oratorio di San Pietro.
Si percorre il bosco verso sud (tracce non sempre evidenti),
fino ad arrivare vicino al Rio Fighera, qui il
sentiero è più visibile e sale verso sinistra. Il percorso è
segnalato da segni di vernice rossa (in alto anche gialla) e
ometti.
Si sale seguendo in parte i resti di una mulattiera militare,
a un bivio (segni bianchi verso sinistra), si continua verso
destra e passando presso la balma del Valanzin (balma del Valentino, un boscaiolo che lavorava in questa zona), si entra in Val
Fighera, si sale su un piccolo dosso (i Cunscitt) poi il sentiero si
immette nel canale che scende dalla Bocchetta di
Lavattel.
- Da Bettola :
Si segue all'inizio il percorso descritto
sulla pagina : Linea
Cadorna, arrivati all'Alpe Corte la
traccia sale, poi prosegue a mezzacosta per poi arrivare al
torrente nel canale che scende dalla Bocchetta del
Tranquillo, qui siamo all' Ör
Piciocch (toponimo che sembra derivi dal soprannome del pastore che caricava il Casin...), si traversa il rio vicino
ad un grosso masso e, sulla dorsale scendendo alcuni metri verso
ovest, si trova il sentiero che scende nel Vallone di
Bettola (un passaggio esposto richiede attenzione),
unendosi al percorso precedente.
(Sulla dorsale dopo il masso, si vedono tracce e segnali sulla
destra, che portano a scendere nel vallone, ma non ne vale la pena,
anche perché presenta alcuni tratti esposti...).
- Nel canale :
Si sale prima a sinistra e poi a destra del canale (ometti).
Più in alto arriva vicino ad un canalino sulla sinistra del
vallone dove solitamente si trova acqua, qui continuare a salire
al centro (altre tracce e ometti portano a sinistra verso
l'acqua).
Il sentiero continua sulla parte destra del vallone, poi dopo un
tratto fra i massi, abbandona il canale e sale a sinistra fino ad
arrivare ad un poggio panoramico (gli Asaa).
- Per la Bocchetta di Lavattel :
Salire poggiando leggermente a destra (la traccia non è
sempre evidente, qualche segno di vernice gialla), con un bel
percorso che in circa 30 minuti porta alla bocchetta, con l'ultimo
tratto in discesa.
- Per la Bocchetta di Sautì :
Seguire la traccia a sinistra che dopo pochi minuti porta al Funtanin dove l'acqua è sempre (?)
presente, si sale per tornati sul pendio soprastante per arrivare
ai ruderi dell'Alpe Sautì.
Dopo la caratteristica Balma vicino all'Alpe, si raggiunge una pietraia che si
risale verso sinistra, e poi a destra, da qui alla bocchetta la via
è segnalata da radi ometti, comunque il percorso non è obbligato
(si può salire anche più a destra vicino ad un tratto
franoso).
Circa 4/5 ore dal fondovalle alle Bocchette...