Dopo diversi anni dall'ultima visita era tempo di tornare sul
Pedum... e allora, visto l'interesse di Manuela per questa cima, l'occasione propizia si presenta il giorno successivo a un periodo di tempo perturbato, giorno in cui le previsioni meteo sono buone e lasciano sperare in una giornata limpida.
Giunti in loco le premesse in verità non appaiono molto buone, salendo verso la Bocchetta di Scaredi e proseguendo sulla cresta, le nuvole ad alta quota nascondono il sole e soffia un fastidioso vento freddo (sul terreno si trova a tratti la grandine caduta il giorno precedente...), ma poi il meteo migliora regalando una delle giornate più limpide viste in zona...
(Vedi anche le pagine relative al
Pedum e dintorni :
link).
Si raggiunge la
Val Loana lungo la stradina asfaltata che sale da
Malesco lasciando l'auto nei parcheggi poco prima delle
Cascine 1253 m. e si segue la mulattiera che all'inizio della salita passa presso le
Fornaci (
link), in seguito si raggiunge l'
Alpe Cortenuovo 1792 m. e poi il colle dell'
Alpe Scaredi 1840 m. (
bivacco).
Da
Scaredi si traversa in direzione della
Laurasca (
link), e si sale passando dalla sempre suggestiva zona dove si trovano alcuni laghetti, più in alto si traversa sulla destra (ovest) con un passaggio su roccette solitamente umido, poco oltre si trova il bivio segnalato con il sentierino che sale alla Laurasca; si prosegue la traversata in salita che porta alla
Bocchetta di Scaredi 2095 m. dove il panorama si apre sulla
Val Pogallo e le cime della
Valgrande.
Si prosegue lungo la panoramica cresta dove si trovano un paio di tratti attrezzati, il sentiero traversa in alcuni tratti sui fianchi della dorsale e con alcuni saliscendi raggiunge la
Cima Binà 2181 m. per poi scendere verso la
Bocchetta di Campo 1994 m. (
bivacco).
Dalla Bocchetta di Campo si segue il sentiero che scende nel fornale sottostante (la perdita di quota è meno di cento metri), raggiunta la zona dove scorre il piccolo rio (dove ci si rifornisce di acqua se si pernotta al bivacco), si traversa con alcuni saliscendi (ometti lungo il percorso), e si arriva all'inizio della salita (ripida, in particolare nel tratto iniziale); rispetto a un tempo ho trovato il sentierino molto più "scavato", causa la frequentazione e anche per l'azione delle piogge.
Si sale tra gli arbusti e i rododendri giungendo a un piccolo colletto (a destra la
Cima Oscura e a sinistra la
Cima Est), poi si trova il tratto che richiede un poco di attenzione, in particolare in caso di terreno umido o bagnato, una cengia affacciata su un canalone; dopo un tratto in piano il percorso riprende a salire ripidamente su alcune placche inclinate giungendo al suggestivo intaglio tra la
Cima Centrale e la
Cima Est, un ultimo tratto su roccette e si arriva sulla cima del
Pedum 2111 m. (riguardo ai nomi delle varie cime della montagna, vedi anche :
questa pagina).
Grandioso il panorama che si ammira dalla cima (costellata di ometti... un tempo ne erano presenti solo un paio), in particolare in una giornata così limpida come in questa occasione...

< Panorama dalla cima del Pedum
Ridiscesi al colletto prima della cengia vale la pena visitare le altre cime poste sul versante est del
Pedum; la
Cima Oscura si raggiunge salendo per pochi metri dal colletto verso nord, la
Cima Est e il
Bastione del Pedum si raggiungono salendo tra i rododendri verso sud-est, ci si rende così conto di come varia, a seconda del punto di osservazione, l'aspetto di questa strana e multiforme montagna...
Ritorno lungo il percorso di salita.
Dalla
Val Loana alla cima del
Pedum, circa 4 ore e mezza.
Agosto 2017 -
Difficoltà
EE
Settembre 2022 - ritorno in zona con Fiorenzo per una visita alla Bocchetta di Campo e dintorni :
Foto e testi © www.in-valgrande.it (E-mail)