Aprile 2005, una grossa frana, volume stimato circa 500.000 metri cubi, è caduta nella
Valle di Nibbio ad una quota di circa 900 metri riempiendo l'alveo
del
torrente e scendendo verso valle per alcune centinaia di metri.
Dopo una decina di giorni, nelle vicinanze è ancora avvertibile il caratteristico
"odore" della roccia appena frantumata, un velo di polvere copre la vegetazione
circostante.
L'ambiente è irriconoscibile, una larga spianata ha sostituito la stretta gola
fiancheggiata da ripide pareti.
Il mutamento è appena iniziato, l'acqua provvederà a modificare gradualmente
il paesaggio; in alto si è formato uno sbarramento nell'alveo del torrente, ma
non ci dovrebbero essere problemi per il paese di
Nibbio posto allo sbocco della
omonima Valle; anche per la conformazione del materiale franato, poco terriccio e molti
blocchi di roccia (alcuni di grosse dimensioni), che, al momento, non impediscono
il normale
deflusso dell'acqua.