Chiamato anche Farinaccio, Melaccio, Lazzeruolo di montagna.
Albero che può essere alto anche 15 metri, ma spesso si presenta come un arbusto del sottobosco, la corteccia di colore grigio macchiato, presenta delle screpolature orizzontali negli esemplari giovani, e appare fessurata in quelli più anziani.
Le foglie sono alterne con un corto picciolo, dalla lamina ovale, seghettate e acute all'apice, di colore verde lucido sulla pagina superiore e biancastro su quella inferiore (vedi foto 3).
I fiori a 5 petali di colore bianco sono riuniti in densi corimbi, fiorisce a maggio/giugno; i frutti sono delle inconfondibili bacche rosse (a maturazione), con polpa gialla contenenti due semi.
Vive fin verso i 1200 metri di quota, preferibilmente su terreno calcareo; la pianta è molto comune in tutta Italia.
I frutti che sono ricchi di zuccheri, tannino e acido citrico, venivano usati per preparare marmellate e sciroppi; mentre il legno, duro e compatto, veniva usato per costruire manici ed attrezzi di falegnameria.