Durante le precedenti visite alla zona di Funtanasc, guardando il canale che scende a valle era naturalmente venuta l'idea di provare a salire dal basso... il percorso non si presentava agevole, ma credo che in passato certamente qualche alpigiano e naturalmente qualche cacciatore abbia percorso questi scoscesi versanti...
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Dopo un giorno di riposo sono ritornato in zona per riprovare, questa volta lungo il versante opposto a quello traversato inizialmente, in questo occasione sono anche risalito dalla Balma al bel boschetto al termine della dorsale (boschetto che si vede chiaramente salendo lungo il sentiero per la Colma).
Dalla prima baita de La Balma si risale la dorsale (naturalmente in estate non è consigliabile venire qui, sarebbe ancora più faticoso muoversi tra le felci...), si trova una traccia di sentiero che si segue sulla destra per un tratto (il sentiero traversava verso il canale), poi lo si lascia risalendo la dorsale cercando il percorso migliore tra le roccette e i tratti erbosi, si raggiunge così il boschetto superiore dove ci sono dei resti di un muretto; qui forse un tempo c'era un piccolo pascolo, poi con la crescita del bosco, certamente venivano qui per la legna).
Dal boschetto si traversa sulla destra per poi scendere al canale e passare sul versante opposto dove si risale su erba (ripido) portandosi alla base del tratto misto di roccette e erba [foto 11], il punto migliore si trova in alto sulla destra, si sale direttamente sbucando su una stretta cengia [foto 12] che si segue in salita verso sinistra (ovest), trovando anche alcune piante di rosa canina che rendono alcuni tratti disagevoli da superare...
Si arriva cosi al boschetto visibile sulla sinistra nella foto 9, qui ho proseguito traversando in salita su questo versante seguendo tracce di passaggio di animali, si continua cercando il percorso migliore e quando è possibile si scende verso l'incrocio [foto 22] dei due canali principali della zona di Funtanasc.
In questa occasione ho risalito direttamente il pendio che porta al dosso con i ruderi, percorso su roccette ed erba con qualche tratto esposto, questo tratto si può evitare proseguendo la traversata in salita lungo il versante sinistro idrografico del vallone, percorso che è più agevole e dove, durante una successiva visita con Andrea e Roberto, traversando dai ruderi verso questo versante, abbiamo trovato resti di un muretto, segno della presenza di un vecchio sentiero che probabilmente continuava salendo lungo un canalino erboso per poi traversare verso Stavelli.
Si giunge così al piccolo pianoro dove si trovano i ruderi (ormai azzerati) dei due baitelli del Funtanasc, luogo sempre molto suggestivo... racchiuso tra alte pareti rocciose, sul bordo dei sottostanti dirupi, al giorno d'oggi sarebbe impensabile anche solo pensare di costruire un alpetto in un luogo del genere...
Dopo una piacevole e rilassante sosta si risale il pendio poggiando sulla destra (questa zona è ricca di acqua, da questo è derivato il toponimo), si può traversare lungo il sentiero che porta verso Stavelli, oppure come in questa occasione, si può risalire ancora poggiando sempre sulla destra e con bel percorso via via sempre più panoramico, si sbuca [foto 51] in vista di Stavelli, vicino al sentiero che scende dalla Bocchetta dell'Usciolo.
Immagini del novembre 2015
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