- Il percorso : (Avvertenze...)
Si entra in
Val Basso seguendo il solito sentiero che scende da
Patqueso, oppure si può anche partire da
Malesco percorrendo il versante opposto del
Torrente Loana; si percorre il fondovalle fino
All'Erta 1279 m. e si sale ai prati del
Cedo (di fronte, sul versante opposto si vede il prato dell'Alpe
Ai Fornali), giunti all'ultima baita in alto si traversa verso
Il Geccio 1773 m.
Le mappe riportano ancora il sentiero per
Garbalina, si segue una traccia discontinua che sale sui prati dirigendosi verso il canale dove scorre il tratto iniziale del
Rio del Basso, si raggiunge il canale a circa 1800 metri di quota, sul versante opposto il sentiero per un tratto è ancora ben visibile poi la traccia si fa evanescente e bisogna seguire i segni di passaggio dei camosci incontrando numerosi ontanelli che rendono il percorso abbastanza disagevole (gli animali, più bassi, passano tranquillamente sotto le piante...), traversato uno sperone roccioso, si arriva infine al prato dell'
Alpe Garbalina 1788 m.
L'
Alpe Garbalina è posta sotto una parete rocciosa che offriva protezione dalle valanghe, nel prato si nota la sorgente dell'Alpe, qui bella vista sul versante opposto, verso il
Pizzo Ragno.
Il percorso dal
Geccio a
Garbalina richiede almeno un'ora, dovendo traversare a mezzacosta un lungo tratto del versante est della
Costa Nera; il percorso più veloce per raggiungere l'Alpe
Ai Fornali scende direttamente il ripido versante (le vecchie cartine non riportano sentieri che congiungono i due alpeggi), si scende (ripido) tra la bassa vegetazione, attenzione alle "scivolate"... la zona, rivolta a nord, è umida....
In basso si vede il prato di
Ai Fornali, a circa metà percorso si traversa verso destra scendendo il pendio erboso (sulla sinistra si trovano degli speroni rocciosi poco invitanti...), e si arriva al piccolo prato di
Ai Fornali 1477 m. interessante il caratteristico
paravalanghe a forma di cuneo che proteggeva l'Alpe...
Il piccolo pascolo è comunque ancora utilizzato, probabilmente da alcune manzette, lo si capisce dalla presenza di un abbeveratoio ancora ben tenuto e dai "caratteristici segni" lasciati dai bovini...
Di fianco alla baita si trova il sentiero che scende traversando nel bosco (in qualche tratto la traccia è poco evidente), e si arriva all'inizio della valletta di
Bondolo raggiungendo il sentiero segnalato poco prima del ponticello in legno sul
Rio del Basso.
Per questo giro
(da Patqueso) 5/6 ore.
Ottobre 2011 - Difficoltà
EE