All'ingresso della Val Vigezzo su un poggio panoramico si trova il Comune di Trontano, il cui territorio si estende dalla piana Ossolana (Cosa e Cosasca) alle montagne che guardano verso la Valgrande, e supera anche il Melezzo occidentale con la frazione di Paiesco posta sul versante opposto della valle.
Un poco "appartato" rispetto agli altri paesi vigezzini raggiunti dalla strada principale, è certamente uno dei luoghi più gradevoli e interessanti che si possono visitare in quest'area.
Le sue numerose Cappelle, le Chiese, le fontane, gli affreschi sui muri delle case, i vigneti, sono alcuni dei motivi di interesse che consigliano una visita...
Si può raggiungere (oltre che con l'auto), con la ferrovia Vigezzina da Domodossola o da Masera oppure anche a piedi salendo da Masera e traversando le frazioni poste sul versante Ossolano, tra i boschi e i vigneti.
Un percorso da seguire "con calma" alla scoperta dei numerosi angolini caratteristici che si possono trovare in questa zona...
- Il percorso :
Da Masera 297 m. ci si porta verso la Frazione Ronco; si può salire all'inizio della strada della Val Vigezzo, dove sulla destra una stradina sale passando dalla Birreria del Vichingo (indicazioni).
Si sale traversando i primi vigneti dai quali si ricava l'ottimo vino Prunent... (link) si passa dalla frazione Pello e si trovano le indicazioni per la Torre di Creggio che vale la pena visitare.
Dopo un tratto nel bosco si costeggia la ferrovia giungendo alla piccola e isolata stazione di Creggio, proseguendo ancora si arriva in vista della Torre di Creggio, una torre di segnalazione duecentesca dove, nel XIII secolo, sembra si sia rifugiato l'eretico Fra Dolcino...
Senza ritornare verso Pello, si può salire direttamente poco dopo la stazione di Creggio (a monte), per un sentierino tra i boschi che poi sembra perdersi, si arriva comunque senza problemi nella zona della frazione Pigiaia dove una sterrata porta alla stradina asfaltata [foto 14] poco prima di Trontano 518 m.
Giunti in paese, si trova sulla sinistra l'Oratorio di San Leonardo, poi si sale sulla destra verso la frazione Castello una delle più interessanti e caratteristiche del paese, e probabilmente anche la più antica.
Sul versante che guarda verso la piana Ossolana si trova la Cappelladi Creer o di Sirp nelle cui vicinanze sono presenti due massi coppellati.
Ritornati in paese, passeggiando lungo le tranquille vie si possono ammirare le caratteristiche fontane, le Cappelle e gli affreschi sui muri delle abitazioni; interessante la Cappella del portich [foto 35 e 37], incorporata nel muro di una casa.
- Il lavatoio di Casgnola :
Dalla frazione Castello, una mulattiera conduce (dopo circa 1,5 km), al Lavatoio di Casgnola; attualmente non ci sono indicazioni per raggiungerlo, saliti in paese e lasciando sulla destra la casa della Cappella del Portich [foto 35], si prosegue diritti tra le case giungendo [foto 40], all'inizio della mulattiera, ma naturalmente si può chiedere alla gente del luogo la via per raggiungere la mulattiera.
La mulattiera traversa nel bosco passando vicino ad alcune baite abbandonate e giunge al caratteristico Lavatoio di Casgnola, uno di quei lavatoi in cui le donne dovevano inginocchiarsi per lavare i panni; si trova ad una certa distanza dal paese, e la ragione per cui venivano fin qui è dovuta al fatto che l'acqua era calda...
Veniva utilizzato in particolare nei mesi invernali (in estate si andava verso il Rio Graglia), appunto per la presenza di una sorgente di acqua calda, ma nelle giornate più fredde, durante il lungo ritorno con il gerlo sulle spalle contenente i panni bagnati, si arrivava in paese con i panni che erano ormai gelati...
Il tempo passato al lavatoio era anche una occasione di ritrovarsi e raccontare i fatti accaduti.
C'erano altri luoghi dove si trovavano delle sorgenti di acqua tiepida e utilizzati per lavare i panni, vicino al Rio Graglia in un luogo chiamato Bosciul, mentre durante la permanenza a Verigo nei mesi estivi, presso il Rio Margologio si andava a ul pasque...
Lungo il percorso per arrivare al lavatoio si incontra la solitaria e dimenticata Cappella dla Calpogna [foto 38], ormai in stato di degrado; l'intonaco con gli affreschi si è ormai quasi completamente staccato dalla muratura, ma è rimasto all'interno della Cappella.
Si può così vedere la tecnica usata, una sorta di cannicciato [foto 39] usato come "armatura" sulla quale veniva steso l'intonaco per poi essere affrescato.
Proseguendo la visita al paese di Trontano si scende in direzione del campanile, e salendo verso la Chiesa principale si passa prima dall'Oratorio di Santa Marta per raggiungere la Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria.
La bella Chiesa è stata oggetto di modifiche ed aggiunte nel corso dei secoli (in particolare attorno al 1100 e nel 1554), ma in origine era una Chiesa Romanica, la cui realizzazione può essere stimata verso la fine del X secolo (questo vale anche per il vicino Campanile).
Link alla cartina ↓
- Ritorno a Masera :
In questa occasione la visita al territorio del Comune di Trontano è proseguita verso le frazioni poste più a nord, da Trontano si segue la strada in direzione di Verigo, si passa accanto alla zona dei Mulini del Rio Graglia (vedi questa pagina), ed in breve si giunge nelle vicinanze di Verigo 591 m. villaggio tra i vigneti in posizione soleggiata; al termine della stradina asfaltata dove si trova la Cappella Valegia, si prosegue sullo sterrato (con neve abbondante in questa occasione), passando dalla caratteristica Cappella di Arvinella affacciata sul Rio Margologio.
Si continua sulla stradina con qualche saliscendi passando sotto il percorso della ferrovia Vigezzina, e si giunge al villaggio abbandonato di Marone 662 m. nei pressi dell'Oratorio (Marone era già stato visitato in precedenza, vedi la pagina : Marone e Verigo e anche : gli alpeggi di Marone).
Il trasferimento da Trontano (o da Verigo) verso Marone, si può anche fare più comodamente utilizzando il treno della Vigezzina; Verigo e Marone sono fermate a richiesta e poche corse sono utilizzabili...
Dalla Cappella di Marone (cartelli indicatori) si segue la mulattiera che scende nel bosco fino al Ponte di Marone 575 m. qui si percorre in discesa un tratto della vecchia strada asfaltata della Val Vigezzo, ora non più utilizzata dopo la costruzione della galleria di Paiesco, ma è utilizzata per un tratto per poi salire all'abitato di Paiesco.
Si sale verso il paese (a un tornante si stacca sulla sinistra la mulattiera per Masera, la Stra dei Busin, cartello indicatore), ma prima naturalmente vale la pena di salire a visitare il minuscolo villaggio (che è sempre compreso nel territorio del Comune di Trontano), dove i residenti attualmente sono inferiori alla decina...
Paiesco 624 m. è posto in bella posizione soleggiata sul versante destro orografico della Val Vigezzo, a monte del paese sono presenti numerosi terrazzamenti (che si vedono traversando lungo il versante opposto, vedi foto 6). Nel villaggio si trovano un torchio, un forno (recentemente ristrutturato), alcune fontane, e l'immancabile osteria posta di fronte alla Chiesa, ormai chiusa da parecchi decenni...
Ritornati al tornante segnalato, inizia il percorso sulla mulattiera chiamata Stra dei Busin (il toponimo è riferito ai luoghi scomodi e disagevoli che si trovano lungo il percorso), si passa dall'Oratorio di Santa Elisabetta con la sua Cappella cinquecentesca incorporata nel piano interrato (dedicata alla Madonna di Camana); lungo il percorso si notano i numerosi terrazzamenti caratteristici di questo versante soleggiato.
Dopo il tratto nel bosco, il panorama si apre in direzione di Trontano che si vede sul versante opposto, si continua sul ripido e franoso versante e si passa dalla imponente Cappella di S. Antonio ormai assediata dai rovi, ed infine si inizia a scendere verso Quartavolo (dove arriva la strada asfaltata da Masera), zona già visitata in un giro precedente, vedi questa pagina.
Per ritornare infine a Masera si seguono i segnavia con il bollino verde.
Tempo per questo giro, circa 7 ore in questa occasione, ma naturalmente i tempi sono puramente indicativi, considerando le visite ai paesi dove la tempistica non può essere precisa...
In località i Creer vicino alle case della frazione Castello, si trovano due massi coppellati; come riferimento per raggiungerli, bisogna portarsi presso la Cappella di Creer o di Sirp [foto 1], a monte della Cappella un sentierino sale nelle vicinanze di una roccia affiorante (ca. 4,5 X 3 m.), su cui sono presenti una trentina di coppelle singole ed una decina gemellate.
Si trovano anche due "vaschette" ed un foro circolare usati probabilmente come supporto dei pali di sostegno per la coltivazione della vite. A valle si trova un masso più piccolo con 4 coppelle [foto 2].
A fianco della Cappella era presente un tempo una pioda con altre incisioni o coppelle, che però è andata persa.
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