Da Cardezza si sale a Marzone e si segue all'inizio il sentiero per l'Alpe Gallina alta che parte dalla piazzola per l'elicottero dove si ha una prima vista panoramica della Valle.
A un primo bivio (sulla sinistra, segni di vernice rossa, scende un sentierino verso il torrente, vedi il percorso : Loraccio Selvanegra e dintorni), si continua a mezzacosta entrando nella valle, giunti sulla dorsale di fronte a quella di Montusa e a un secondo bivio, si scende a sinistra superando il torrente a circa 730 m. su un ponticello costruito nel 2007, poi la traccia risale ripida il versante opposto arrivando all'Alpe Montusa 1000 m.
Dall'Alpe Montusa si risale direttamente la facile dorsale boscosa soprastante dove una traccia è presente solo a tratti, ma non ci sono difficoltà, arrivando poi su un dosso, qui bella vista in direzione della conca dell'Alpe Ogliana.
Si continua la salita fino alla quota di circa 1170 m. dove si trova un'incisione su una roccia, qui si può arrivare anche salendo da Beura (vedi il percorso : Flacera - Nancino di sotto - Montusa), si segue buona parte del sentiero che porta a Nancino di sotto passando da un bel dosso panoramico a circa 1200 m. dove si vede in alto una paretina rocciosa, sotto scende il bosco dove si trova l'Alpe Selvasecca.
La traccia inizia a salire a tornanti nel bosco, alla quota di circa 1260 m. si trova un bivio, a destra inizia il sentiero che scende a traversare il canale che sale alla Punta Pozzolo, il sentiero è ancora in buone condizioni, solamente nei primi metri la traccia è poco visibile, se non la si trova conviene salire verso Nancino e poi scendendo nel bosco sottostante l'Alpe poggiando un poco sulla destra, si trova l'evidente traccia.
Si scende nel canale dove il torrente scorre serpeggiando tra la roccia modellata dallo scorrere dell'acqua (il posto è molto bello...), si traversa sul lato opposto passando su una piccola cengia dove sono presenti alcune tacche sulla roccia e fori per le pontegge che permettevano il passaggio degli animali (questo è un passaggio obbligato).
Passati dall'altra parte, la traccia sale sulla sinistra (salendo si può arrivare sulla Colma Piana), il sentiero per Selvasecca è invece ormai scomparso, si traversa cercando di mantenersi all'incirca alla stessa quota dell'Alpe, si capisce di essere sul percorso giusto quando si trovano alcune tracce (muretti, scalini), del vecchio sentiero, e si arriva all'Alpe Selvasecca 1228 m. ormai immersa nel bosco.
Anche il sentiero segnato sulle vecchie carte che da Selvasecca traversa verso Loraccio è ormai scomparso... dalle baite inferiori dell'Alpe, si traversa verso est nel bosco in leggera salita, per poi affacciarsi su un canale che scende dalla Colma Piana, la discesa nel canale è insidiosa a causa del terreno reso instabile dalle valanghe dell'inverno 2008/2009, superato il canale si continua la traversata giungendo al canale principale, quello che scende dalla conca dell'Alpe Ogliana, il passaggio è possibile poco sopra un salto del torrente, anche qui poco prima di scendere, si trovano alcune tacche nella roccia.
Risaliti sul versante opposto si può traversare verso Loraccio, dove un sentiero saliva verso Ogliana, ma si può anche iniziare subito a salire (poggiando sulla destra), nel bosco a tratti molto ripido; in alto dopo il bosco, il percorso diventa faticoso tra la fitta vegetazione (ontanelli e rododendri in particolare), e finalmente si esce sul sentiero che arriva dall'Alpe Corte sopra, seguendo il quale in breve si arriva all'Alpe Ogliana 1550 m.
In questo giro, vista la giornata limpida e la buona luce, sono salito subito per una visita alla Bocchetta di Ogliana (il giorno successivo le condizioni meteo sono un poco peggiorate...).
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