L'Oratorio di In Oca dedicato alla Madonna di Re e punto di partenza di questo itinerario, si può raggiungere seguendo la stradina asfaltata che poco prima di Cossogno dopo il ponte sale verso Cresta, oppure dalla parte opposta del paese, da un sentiero che parte a fianco di una Cappella poco sopra l'inizio della mulattiera che scende al Ponte Romano.
Dall'Oratorio si ritorna sulla stradina verso Cresta che si segue per un tratto passando a fianco della Cappella delle Croci con i caratteristici dipinti un po' naïf, poi sulla sinistra una mulattiera scende a superare un rio su un ponte e prosegue entrando nella zona del bosco di castagni del Gaggio raggiungendo la Chepèle del Gasc dove si prosegue verso Miunchio dopo aver incontrato lungo il percorso prima la Cappella
del Ruscumie e poi, vicino al Rio della Valle del Croso, la Chepèle del Cros, si lascia a sinistra la deviazione per Ponte Casletto e si sale al Corte di Miunchio (Miüi) 529 m.
Il grande Corte di Miunchio abitato in passato per gran parte dell'anno (inverno escluso) era "specializzato" nell'allevamento della api, ogni casa aveva le sua arnie (chiamate Bözz),che un tempo erano costruite con un tronco cavo avente una apertura per il passaggio delle api.
A Miunchio si lascia il sentiero principale che sale verso Nolezzo e si traversa in piano oltre le case cercando tra i cespugli una scalinata che scende al piccolo rio di fianco al corte, la traccia poi si trasforma in una bella mulattiera ancora in discrete condizioni, si passa in un "corridoio" tra i caratteristici muretti con le piode poste verticalmente sulla loro sommità, si passa il rio della Valle di Nolezzo su un piccolo e interessante ponte chiamato ul punt du Menevè (il ponte di Menevè), poi la mulattiera prosegue addentrandosi nella valle con belle vedute (se la vegetazione lo permette...) verso il Faiè e gli alpeggi sottostanti, Bignugno, Pezza Blena...
La traccia si mantiene ancora in discrete condizioni fino al Corte di Menevè 546 m. più grande di Miunchio, dove tutto è ormai in rovina... qui più che in altri luoghi, anche osservando gli oggetti di vita quotidiana che affiorano tra le macerie, si sente il distacco tra il presente e un passato pieno di attività, di vita, che non tornerà più...
Oltrepassato il Corte di Menevè, sopra l'ultima baita si ritrova il sentiero che continua salendo di quota, la traccia si fa via via meno evidente, ma sempre visibile, e si raggiunge il primo nucleo di baite di Cortepiano a 735 m. (Curunell), si prosegue ancora alle successive baite a 775 m. (Mitilde), affacciandosi sullo scosceso versante che poi prosegue sui ripidi pendii sottostanti alla Colma di Cossogno.
Dalle ultime baite di Cortepiano a 775 m. si sale per circa trenta metri raggiungendo la piazzola di una carbonaia, qui una traccia ritorna indietro verso valle traversando il fianco della montagna,
si passa dal terzo e poi dal quarto nucleo di baite di Cortepiano che si trova a 811 m. (Giuachin), la traccia prosegue scendendo per superare uno sperone roccioso, si incontrano altre tracce di sentiero (in senso contrario, può essere incerta la scelta del giusto percorso...), e si giunge ai ruderi di Cambiassino 672 m. poco oltre ci sono le baite di Nolezzo inferiore 645 m. e si raggiunge la mulattiera che sale a Nolezzo 757 mt con diverse baite ristrutturate in bella posizione panoramica (qui un altro sentiero entra nella Valle verso l'Alpe Cortepiano).
Da Nolezzo si scende lungo la mulattiera che supera il Rio sul Ponte di Nolezzo, e raggiunge un bivio segnalato (cartello per Ungiasca), si lascia la mulattiera che ritorna verso Miunchio, e si sale seguendo questo sentiero che in breve raggiunge l'Alpe Vigialla 606 m. a sinistra alcune baite diroccate, mentre sulla destra un'altra baita utilizzata anche in tempi più recenti.
Si continua seguendo il percorso segnalato (segni di vernice), passando dai ruderi dell'Alpe La Crosa poi la traccia prosegue lungamente in diagonale giungendo infine a una Cappella e al Funtanin di Uscei, dove si trova la mulattiera che scende a Cresta, seguendo
infine la stradina asfaltata si ritorna in breve all'Oratorio In Oca e a Cossogno.
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