Si parte dal bacino del Rio del Ponte dove, sulla destra idrografica, entra una stradina in parte imboscata (un primo tratto impraticabile si aggira per un sentierino presso il canale del rio), la stradina porta a un facile guado sul torrente dove più a monte si vede la briglia, si può proseguire su entrambi i versanti (più comodo sulla sinistra idr.); in questa occasione sono passato poi sulla destra idr. del torrente, dove però ho notato il muretto di una carbonera sul versante opposto, versante che appariva migliore e perciò l'ho raggiunto trovando anche pochi resti di un vecchio sentiero.
Procedendo, il versante diventa impervio (come quello opposto, che in pratica è una parete rocciosa), e per continuare bisognava salire, ma non è il percorso in programma e allora ridiscendo al torrente e lo seguo in salita cercando i varchi tra l'invadente Buddleja e i rovi; una prima cascatella (foto 13) si supera per una cengia sulla sinistra, si prosegue poi sempre nel canale cercando i passaggi migliori (dove un masso sbarrava la strada ho costruito una sorta di "scala" coi sassi per superarlo...) e si giunge nei pressi dell'incrocio dei canali (poco prima, tra i rovi si vedono i resti di un muretto).
Ci si trova così al punto dove il canale della Val dul Cè (o Chec, non è certo quale sia il corretto modo di scriverlo...), si congiunge con quello del Rio del Ponte
che ha la maggior portata d'acqua, e infatti da questo scende la cascata che forma la pozza del Buiún; per raggiungere la "scala" il percorso più sbrigativo (e probabilmente usato un tempo dagli alpigiani) sale direttamente il canale del Cè sulla sinistra, ma sono presenti rocce bagnate e molto viscide, e allora ritorno brevemente indietro per salire sulla destra idr. dove avevo notato una sorta di rampa (tracce di animali), che risale a un poggio sopra il torrente [è forse possibile (non ho verificato) che proseguendo la salita del versante si possa giungere direttamente all'Alpe Ludo Termine...], dal poggio si nota, tra i rami degli alberi, la cengia della "scala" è questa vista è stata molto incoraggiante...
Da questo poggio per scendere al canale della Val dul Cè ho usato la corda, visto il pendio molto ripido con nulla a cui aggrapparsi... (in questa zona si trova anche una piccola grotta), e si arriva finalmente all'inizio della bella Scala dal Buiún, dove un grosso spuntone di ferro regge i primi sassi poggiati su uno scivolo di roccia; il percorso risale sulla cengia (dove si trovano altri gradini), per poi traversare e scendere sul greto del Rio del Ponte in questo tratto molto "tranquillo" e si rinnova ancora una volta l'ammirazione per l'ingegno e la perizia degli alpigiani di un tempo che erano in grado di sfruttare i minimi "punti deboli" della montagna per costruire queste piccole/grandi opere...
Si prosegue lungo il torrente ormai poco distante dalla meta, ma la Buddleja continua a rendere "intricato" il percorso, e alla fine si raggiungono quelli che un tempo erano i prati di in ti Vai (ora fagocitati dal bosco), e all'alpe a ca. 930 m. dal bacino a qui, circa 2 ore... considerando il tempo "perso" per le divagazioni e qualche tentativo infruttuoso, si può affermare che, con il percorso in buone condizioni, gli alpigiani giungevano qui in un tempo veramente breve...
Percorso impegnativo (e scomodo...) - Marzo 2019
In questa occasione il giro è proseguito salendo a I Curt e poi alla Colla da dove sono sceso (su terreno inizialmente gelato, a causa di un piccolo "colpo di coda" dell'inverno) ad Agaroli e alla Piana in un ambiente completamente diverso da quello percorso in salita a in ti Vai... qui il sole primaverile scaldava e illuminava le prime piacevoli fioriture.
All'Alpe la Piana scendo lungo il percorso "normale" per dare una occhiata alla frana caduta tempo fa, in verità i sassi caduti sono veramente pochi, però le loro dimensioni sono tali che potevano fare danni notevoli alle persone o alle auto che fossero state lì in quel frangente... (vedi le foto 51, 52 e 53; in particolare il masso affilato della foto 53, dove inizia il sentiero "alternativo" per la Piana, si è letteralmente conficcato nel terreno in profondità...
A Colloro, per tornare a Premosello, questa volta (per cambiare) scendo sull'"altra mulattiera", quella posta più a nord, anch'essa piacevolmente illuminata dal sole con le prime fioriture.
- Dal bacino del Rio del Ponte a Ludo Termine :
Durante una precedente visita in zona, ero salito dalla briglia dopo il bacino del Rio del Ponte sul versante destro orografico della valle cercando un eventuale vecchio sentiero che saliva a Ludo Termine, ma non ne ho trovato traccia...
Il percorso comunque non presenta particolari difficoltà a parte il tratto iniziale molto ripido e in parte su roccette instabili, poi una volta giunti sopra le rocce del versante che precipita sul canale del Rio del Ponte il panorama si apre in particolare verso il dirimpettaio versante dei Curt (con il Sass dai Curt sempre in evidenza), il sottostante bacino, e la zona del Massone; dopo il tratto in parte roccioso il pendio, sempre ripido, diventa boscoso e conduce ai terrazzamenti e poi alle baite di Ludo Termine (per
questo giro vedi le foto dalla 65 alla 88).
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