Il marmo di Candoglia :
- Albo e la via di lizza...

Dopo l'estrazione e le prime lavorazioni sul posto del
marmo e degli altri "prodotti" rocciosi come graniti, beole, serizzi, si poneva il problema del trasporto a valle di questo materiale, dato che solitamente le cave si trovano a una quota più elevata rispetto al fondovalle dove successivamente il trasporto proseguiva su carri solitamente trainati da buoi e in presenza di corsi d'acqua, su barconi, come nel caso di questa zone per la presenza del fiume
Toce.

Ora i camion raggiungono le cave percorrendo la strada realizzata allo scopo, ma agli inizi dello sfruttamento della cava di marmo di
Candoglia da parte della
Veneranda Fabbrica del Duomo a partire dal
1390, venivano usati altri sistemi per far scendere i blocchi di marmo; all'inizio venivano semplicemente fatti rotolare a Valle lungo dei canali chiamati
menori, ma era un sistema pericoloso e spesso il marmo si rompeva o si scheggiava
In seguito si sono costruiti degli scivoli fatti di detriti o piode su cui i blocchi venivano fatti scivolare a Valle col sistema della "
lizzatura", la
lizza era in pratica una slitta costituita da tronchi o assi di legno su cui erano posti e legati i blocchi di marmo, la lizza era trattenuta da grosse corde di canapa ancorate a dei pioli, queste corde venivano progressivamente allentate consentendo alla lizza di scendere a Valle, e contemporaneamente davanti ad essa venivano poste delle assi di legno insaponate (chiamati
curli), su cui scivolava. Anche questo sistema era pericoloso per gli operai addetti a questo lavoro.
Nel bosco a nord della cava di
Candoglia scende verso il paesino di
Albo (anch'esso, come Candoglia frazione del comune di
Mergozzo), una bella e interessante via di lizza in gran parte ancora ben conservata, a tratti ricoperta di terra e pietrisco, ma che ha resistito all'azione delle radici delle piante, questo anche per il peso e le dimensioni delle piode usate per la sua realizzazione.
Ai lati della "
strusa" (così è anche chiamata la via di lizza da alcuni abitanti della zona), si trovano i fori dove erano inseriti i pioli, alcuni sono
quadrati, altri rotondi; la via presenta un dislivello di circa 650 metri e sale, ripida, con poche curve.
Immagini d'epoca tratte dal sito www.versilia.toscana.it

- Il percorso : (Avvertenze...)
La
via di lizza è a tratti molto ripida, e se la roccia è bagnata o ricoperta di fogliame, è facile scivolare... occorre attenzione in particolare se si intende percorrerla in discesa.
Albo si raggiunge seguendo la strada provinciale
54 provenendo da
Mergozzo, arrivati in paese (parcheggio sul lato sinistro della strada), si segue
Via Tedeschi e arrivati a una fontana in sasso si prosegue sulla destra, giunti presso una
Cappella si imbocca la mulattiera erbosa sulla sinistra e dopo un tratto, sempre sulla sinistra inizia la via di lizza.
All'inizio la
via di lizza è poco evidente, risultando imboscata e coperta di fogliame, ma salendo diventa sempre più definita, ai lati si incontrano i grossi fori (alcuno sono quadrati, altri sono rotondi), in cui venivano infilati i pioli dove agivano le corde di canapa che facevano scivolare a valle i blocchi di marmo.
Lungo la prima parte del percorso si notano sulla destra le rocce da cui sono state ricavate le grosse piode utilizzate per la costruzione della via, tra gli alberi alcune vedute verso le cime soprastanti : la
Cima Corte Lorenzo e i
Corni di Nibbio; a circa 500 m. di quota, sulla destra si può uscire su un bel poggio panoramico con belle vedute verso la piana Ossolana e verso
Ornavasso e il
Massone.
Proseguendo la ripida salita si trovano un paio di fori per i pioli eseguiti sulla roccia al lato della via, e su alcune piode sono incisi dei numeri; si notano anche alcuni canali di scolo per l'acqua sotto il percorso e anche dei gradini laterali che permettevano di accedere agevolmente alla via di lizza, tutto eseguito con notevole perizia...
Al termine della via, a circa 850 m. si trovano alcuni muretti di sostegno, qui probabilmente c'era il deposito temporaneo dei blocchi di marmo prima del loro invio verso Valle.
Un'altra via di lizza più piccola ma ugualmente interessante, è visibile più a nord sempre su questo versante che scende verso la piana Ossolana, si trova nella zona delle cave di beola sopra
Vogogna, vedi :
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